Comunicato stampa del 28 giugno 2013 – Associazione Maremma Mare

L’Associazione Maremma Mare ha presentato la mostra dello Studio di Fattibilità del “Parco Archeologico e Paesaggistico Valle d’Oro” In località Giardino – Comuni di Capalbio e Orbetello

Capalbio 28 Giugno 2013 – L’Associazione “MaremmaMare” ha presentato alla stampa locale e nazionale lo Studio di Fattibilità del “Parco Archeologico e Paesaggistico Valle d’Oro”, e ha inaugurato la mostra dedicata al progetto, nella Sala Esposizione del Frantoio, in Via Renato Fucini 10 a Capalbio. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 29 Giugno al 14 Luglio 2013, tutti i giorni dalle 19.00 alle 23.00, con ingresso libero.

Dopo aver finanziato la pubblicazione del libro “Paesaggi d’Etruria” a cura del Professor Andrea Carandini, sugli studi sul patrimonio archeologico della Valle d’Oro e degli Scavi di Villa di Settefinestre, nel 2011, l’Associazione “MaremmaMare” ha raccolto i primi fondi da una serie di soci sostenitori privati, per dare l’avvio allo studio di fattibilità del progetto per la costituzione del “Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle d’Oro”.

“Considerando queste campagne e in particolare il loro cuore, rappresentato dalla Valle d’Oro” – ha dichiarato nella sua introduzione al libro il Professor Andrea Carandini – “resto ancora oggi pieno di ammirazione per la sorte fortunata toccata a questa parte d’Italia, la quale, pur essendo vicina al mare e ai lenocini della vacanze, ha preservato miracolosamente il suo patrimonio archeologico, paesistico e monumentale.”

Lo Studio di Fattibilità, effettuato in circa due anni di lavori, è stato curato dalla Dott.ssa Maria Grazia Celuzza direttrice del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto, dall’Architetto Cecilia Luzzetti e dall’Avvocato Giovanni Gori. Lo Studio di Fattibilità ha definito l’area del possibile Parco in circa 2,900 ettari, compresa fra la Strada Pedemontana a Sud e le campagne di Giardino Nuovo e Giardino Vecchio, la Collina di Capalbiaccio, Monte Alzato, Montenebiello e fino alle campagne attorno al Romitorio Rovinato a Nord a confinare con le campagne di Polverosa e San Donato.

Lo Studio ha individuato dodici siti archeologici principali, alcuni visibili già oggi, altri invece da riportare alla luce, oltre ad una quantità di elementi paesaggistici importanti e da proteggere quali fontanili, strade doganali, piante secolari, animali e fiori spontanei.

“La Valle d’Oro è uno degli ultimi contesti dell’Italia tirrenica in cui si possa ancora tentare di coniugare storia, archeologia e geografia in modo equilibrato e maturo. E questo per periodi cronologici diversi: la preistoria, il periodo etrusco, la romanizzazione, la tarda antichità, il medioevo.” – scrive il Professor Franco Cambi nella sua introduzione allo Studio di Fattibilità –“La Valle d’Oro è un’occasione da non perdere.”

Lo Studio è già stato presentato alle Sopraintendenze per i Beni Archeologici della Toscana e per i Beni Culturali e Paesaggistici di Siena e Grosseto, che hanno dato parere favorevole, avviando quindi il percorso amministrativo necessario per arrivare alla sua costituzione quale Ecomuseo Aperto, che ha già visto il Parere Favorevole del Comune di Capalbio ed il Patrocinio alla Mostra da parte della Provincia di Grosseto.

“Congratulazioni all’Associazione Maremma Mare per il brillante e significativo cammino intrapreso per la tutela e valorizzazione del territorio archeologico e ambientale delle zone di Giardino e Valle d’Oro” – ha dichiarato Luigi Bellumori Sindaco di Capalbio – “con lo scopo di individuare le emergenze da valorizzare, effettuare azioni in grado di poter far fruire cittadini, studenti, turisti e ricercatori di queste meravigliose memorie storiche e delle sue suggestioni paesaggistico/ambientali”.

La mostra è organizzata in collaborazione con il FAI Regione Toscana, ad opera del Gruppo FAI Bassa Maremma recentemente costituitosi con iscritti a Giardino Capalbio Manciano, e con la sponsorizzazione culturale della Banca BNL – Gruppo BNP PARIBAS.